Paesaggi erranti
“Paesaggi erranti” è una ricognizione in alcuni degli ultimi paesaggi naturali - lagune, saline, stagni, paludi, torbiere, acquitrini, fossi, canali, foci - vitali per il mantenimento della biodiversità e per la lotta ai cambiamenti climatici in corso.
Queste aree naturali, generalmente considerate marginali, capaci di assorbire carbonio a una velocità di oltre cinquanta volte superiore a quella delle foreste pluviali tropicali e di mitigare gli eventi atmosferici estremi, rappresentano attualmente l'ecosistema più minacciato del pianeta. Le attività antropiche più gravemente impattanti su queste oasi sono l’agricoltura, la pesca, l’edilizia e naturalmente l’inquinamento. L’innalzamento del livello del mare provocato dai cambiamenti climatici in corso potrebbe causare, entro la fine del secolo, la perdita di quasi tutte le attuali “zone umide” costiere.